In una frase: perché fa parte di un processo di normalizzazione della presenza militare statunitense a Vicenza. Segue la spiegazione dettagliata.

IL CONTESTO
Con circa 14.000 militari e civili USA su 112.000 abitanti1, Vicenza è tra le città europee con più alta presenza militare pro capite. In un contesto segnato da guerre in Palestina, Ucraina, Mar Rosso e Indo-Pacifico, le basi statunitensi in Europa hanno un ruolo strategico: caserme, depositi e snodi logistici sono un ingranaggio attivo dell’infrastruttura bellica globale, da lì transitano armi e comandi diretti ai fronti di guerra. Mentre a Gaza si consuma un genocidio (sostenuto dalla vendita di armi statunitensi a Israele e dai veti USA all’ONU) Vicenza celebra l’“amicizia” con chi alimenta questi conflitti.

L’ANNUNCIO DA WASHINGTON
Il Friendship Festival è stato annunciato2 in anteprima l’11 luglio 2024 a Washington, a margine del 75° vertice NATO, durante un ricevimento organizzato dalla National Italian American Foundation (NIAF) alla presenza del Ministro degli esteri Antonio Tajani e del Ministro della Difesa Guido Crosetto. L’evento era sponsorizzato da Fincantieri Marine Group, Leonardo US Corporation, Beretta USA Corp, Accenture e Dallara USA. Le prime tre aziende di questo elenco sono colossi dell’industria bellica. Leonardo è una delle aziende accusate dal report3 stilato da Francesca Albanese di partecipare al genocidio in corso a Gaza.
Per pura coincidenza lo stesso giorno è emersa la notizia che una batteria di missili V-Shorad (Very Short Range Air Defense) a cortissimo raggio sarà fornita in supporto alla brigata americana di stanza a Vicenza presso le caserme Ederle e Del Din, ex Dal Molin. La notizia è stata diffusa dall’agenzia ANSA e approfondita da ViPiù in questo articolo:
L’ANNUNCIO A VICENZA
Quasi un anno dopo, il 15 maggio 2025 presso il Comune di Vicenza si è tenuta la conferenza stampa4 per annunciare ufficialmente l’Italia America Friendship Festival di settembre.

– Jacopo Bulgarini d’Elci, ideatore del festival e consigliere del sindaco5
– Yoon Nam, Console USA a Milano
– Giacomo Possamai, sindaco di Vicenza
– Ferruccio Zecchin, presidente dell’associazione Vicentini nel mondo
– Pier Giacomo Cirella, segretario generale della Fondazione Teatro Comunale di Vicenza
– Robert Allegrini, presidente di NIAF (videomessaggio)
Robert Allegrini e Yoon Nam hanno sottolineato come l’occasione del festival sia “il 70° anniversario della presenza militare Americana a Vicenza“6. Questo anniversario che collega il festival alle basi militari USA è riportata dai telegiornali ed è anche il titolo del Giornale di Vicenza7.

In prima fila alla conferenza stampa era presente il colonnello Scott Horrigan, comandante della guarnigione statunitense USAG Italy fino a luglio 2025. Se, come dicono gli organizzatori, il Friendship Festival vuole essere “un ponte tra due comunità fatto di cultura, dialogo e sogni condivisi”, da una parte del ponte c’è una comunità civile e dall’altra una comunità militare.
PROMOTORI E SPONSOR
I promotori del festival sono
– Città di Vicenza
– NIAF
– U.S. Mission in Italy
– Vicentini nel Mondo
La National Italian American Foundation è un’associazione culturale statunitense che, come abbiamo visto, riceve finanziamenti anche da aziende belliche come Leonardo, Fincantieri e Beretta. A conferma del sodalizio tra questa fondazione e l’industria bellica, NIAF organizza spesso visite studio presso Leonardo8, azienda complice con il genocidio in corso a Gaza da parte di Israele. Inoltre, il 18 ottobre 2025, in occasione del Gala del 50° anniversario a Washington D.C., NIAF onorerà il CEO di Leonardo Roberto Cingolani9 con il NIAF Award in Global Defense & Security Technology. Durante lo stesso evento verranno premiati anche John Elkann (Exor, Stellantis, Ferrari), Stefano Antonio Donnarumma (FS) e Flavio Cattaneo (Enel).
U.S. Mission in Italy è l’apparato diplomatico statunitense in Italia (Ambasciata e Consolati), enti direttamente collegati all’amministrazione Trump che non perdono occasione per promulgare le scelte politiche del presidente e promuovere il riarmo e la guerra.
A finanziare il festival ci sono numerosi sponsor. Alcuni di questi sono legati al settore militare come il Gruppo ICM, costruttore di basi militari statunitensi non solo a Vicenza, e Polo Marconi, attiva nella difesa navale. A Confindustria Vicenza dedicheremo un paragrafo a parte. Nessuno sponsor è legato al mondo della cultura.



FRIENDSHIP FESTIVAL NEL MONDO
Quello del Friendship Festival non è un format nuovo. Eventi simili si svolgono in molte città in cui è presente una base militare statunitense. A partire da Aviano, dove l’Italia America Friendship Festival esiste dal 2002. Il German America Friendship Festival è celebrato sia a Ramstein che a Wiesbaden. Il Japanese America Friendship Festival a Fussa, presso la Yokota Air Base. Il Korean American Friendship Festival presso la Osan Air Base a Pyeongtaek, Corea del Sud. Il Fuji Friendship Festival a Shizuoka, Giappone. Il Polish American Freedom Fest a Powidz Lake, Polonia.







L’AMMINISTRAZIONE E GLI AMERICANI
A fronte delle prime proteste verso il Friendship Festival, il Sindaco di Vicenza Giacomo Possamai ha confermato il proprio sostegno all’iniziativa.

Parte della maggioranza in consiglio comunale si è apertamente dissociata dal festival, come nel caso di Coalizione Civica:
“Siamo profondamente contrari all’idea di proporre nella nostra città, così segnata negli anni scorsi dalla forte opposizione popolare alla costruzione della ennesima base militare USA nell’ex aeroporto Dal Molin, una iniziativa che, lungi dal ricordare quel periodo di grande partecipazione democratica di migliaia di cittadini e cittadine nel segno della Pace e dell’antimilitarismo, sembra più il tentativo di far apparire normali 70 anni di presenza militare statunitense in città, cancellando la memoria e il vissuto di quella lotta.
E questo accade in un periodo storico, quello attuale, in cui il governo Trump si permette di bombardare l’Iran in esplicita violazione del diritto internazionale, con risvolti preoccupanti circa l’utilizzo delle basi sul territorio vicentino e la sicurezza dei cittadini, vista la segnalazione di possibili ritorsioni.
Un governo USA c h e impone all’Europa di destinare u n a quota rilevante delle risorse dei paesi membri all’acquisto di armi, sottraendole alla Sanità Pubblica, all’Istruzione, alla spesa sociale, già in estrema difficoltà.
Ci dissociamo quindi da questa iniziativa manifestando al Sindaco Possamai il nostro disappunto per la mancata condivisione di una scelta a cui non abbiamo in alcun modo partecipato. Chiediamo che questo evento evento non venga finanziato con fondi del Comune, né che vengano concessi per il suo svolgimento i luoghi più simbolici e centrali della nostra città.”
Il consigliere esterno Daniele Ferrarin ha restituito la delega spiegando che “Vicenza non può essere rappresentata da eventi che celebrano una presunta “amicizia” tra Italia e Stati Uniti ignorando la realtà di una città con una forte presenza di basi militari straniere, con migliaia di soldati e segnata dal coinvolgimento in diversi conflitti globali”.
L’assessore alla Pace Giovanni Selmo ha chiarito la propria posizione con un lungo post sui social (qui sotto un estratto, si trova integrale su Facebook e Instagram):


“Capisco chi continua a rifiutare ogni forma di “compensazione” o dialogo con la comunità americana. È un sentimento legittimo.
E proprio il Parco della Pace può e deve essere lo spazio fedele a quelle radici: aperto a chi vuole costruire un’alternativa alle logiche di guerra, riaprendo il senso del multilateralismo, della pace, della partecipazione.
Una parte della cittadinanza si è mobilitata perchè non accetterà la presenza del Friendship Festival, di cui si parla in città, e io stesso non parteciperò.
Ma non riesco a vedere, in quella rassegna, operazioni postume e sospette di cancellazione della memoria o – peggio ancora – forme di legittimazione della politica estera statunitense.”
I giornalisti che hanno chiesto ad altri assessori di rilasciare delle dichiarazioni hanno ricevuto una email dall’ufficio stampa del Comune: Jacopo Bulgarini d’Elci è l’unico autorizzato a concedere interviste in merito all’Italia America Friendship Festival.
INDUSTRIA BELLICA A VICENZA
Nel nostro territorio c’è un’economia basata sulla guerra. Come riporta l’Atlante delle Guerre10 “in Veneto la catena dei fornitori del settore bellico si sta rafforzando. Il colosso Leonardo ha nel Triveneto un gruppo di 250 fornitori e l’ecosistema produttivo conta oltre 6.800 addetti. Dai sistemi ottici, alla produzione di parti per aerei ed elicotteri militari, alla manutenzione dei carri armati ma non solo”.
Tra i fornitori veneti della Leonardo, uniti nel consorzio regionale aerospazio e difesa Rir-Air, troviamo la vicentina Spring di Monteviale, la Benozzo Engineering di Padova, la Compositex di Vicenza, la Irca Zoppas Industries di Vittorio Veneto, la Mecc-Tre di Valli del Pasubio e altre.
Ma tra i fornitori pluripremiati di Leonardo, spicca soprattutto Ecor International che partecipa da anni alle fiere Aerospace Defence Meetings ed è membro di AIAD, Aziende Italiane per l’Aerospazio e la Difesa. Insieme a Curti di Castel Bolognese, ha fondato la NPC, azienda imolese di droni e nanosatelliti.
Officina Stellare ha sede a Sarcedo ed è specializzata in strumentazioni ottiche per aerospazio, astronomia e difesa. Iscritta all’AIAD, nel 2021 ha siglato con la società israeliana Isi Imagesat International un contratto per la fornitura di un telescopio satellitare ad altissima precisione […]. Il valore complessivo della commessa è stata di circa 1 milione di euro e la consegna è avvenuta nel 2022. L’obiettivo dichiarato è implementare una grande costellazione di satelliti per l’osservazione della Terra. Il collettivo Alto Vicentino per la Palestina afferma però che “è tramite questa rete di satelliti che Israele monitora in modo estremamente preciso Gaza e la Cisgiordania, ed è attraverso di essi sono forniti i target per l’esercito israeliano”.
Altri articoli sull’industria bellica in Veneto:
- In Veneto «bombe» in fabbrica per salvare i posti di lavoro: il business della difesa militare come soluzione alla crisi
Corriere del Veneto, 2 marzo 2025 - Veneto nell’industria bellica, cadono i veti sull’economia delle armi: «Bisogna essere pragmatici»
Corriere del Veneto, 4 marzo 2025 - Aziende venete e Difesa, la corsa continua: non solo proiettili, stampe 3D, meccanica di precisione, aeronautica
Corriere del Veneto, 5 marzo 2025 - Basi Usa a Vicenza, una città nella città: «Creano valore e lavoro, guai se chiudono»
Corriere del Veneto , 20 marzo 2025 - Industria della difesa, il ministro Crosetto: «Se le vostre imprese scelgono la riconversione il governo le sosterrà»
Corriere del Veneto, 21 giugno 2025
RASSEGNA STAMPA








L’edizione di luglio 2025 del mensile VIew, allegato de Il Giornale di Vicenza, è dedicato ai “70 anni di America a Vicenza“. Il titolo è molto significativo:
“IERI, OGGI E DOMANI UNITED”
Il contenuto è esemplificativo di cosa si intende per “America” a Vicenza: militari, basi, armi. È possibile sfogliarlo dal link qui sotto.


- Su questi dati non c’è molta trasparenza e dobbiamo fidarci delle stime diffuse dal Comando USA. Da un articolo del Corriere del Veneto del 20 marzo 2025: “Le stime diffuse dal Comando: i militari sono circa cinquemila e 7.500 i loro familiari. A questi si aggiungono i 600 dipendenti civili Usa, i 900 componenti delle loro famiglie e in pari misura (cioè intorno ai 900) gli impiegati italiani. Arriviamo a quindicimila persone.” ↩︎
- cfr. https://www.niaf.org/niaf_event/la-niaf-onora-il-generale-nato-cavoli-con-la-prestigiosa-medaglia-fiorello-laguardia/?lang=it ↩︎
- cfr. “From economy of occupation ti economy of genicide”, sito ONU: https://www.un.org/unispal/document/a-hrc-59-23-from-economy-of-occupation-to-economy-of-genocide-report-special-rapporteur-francesca-albanese-palestine-2025/
Scarica il report: https://www.un.org/unispal/wp-content/uploads/2025/06/a-hrc-59-23-auv.pdf
↩︎ - cfr. “Nasce a Vicenza il primo festival dedicato all’amicizia fra Italia e Stati Uniti”. https://www.comune.vicenza.it/Novita/Comunicati/Nasce-a-Vicenza-il-primo-festival-dedicato-all-amicizia-fra-Italia-e-Stati-Uniti ↩︎
- cfr. “Bulgarini d’Elci nominato consigliere esterno dal sindaco” sul sito del Coomune di Vicenza https://www.comune.vicenza.it/Novita/Comunicati/Bulgarini-d-Elci-nominato-consigliere-esterno-dal-sindaco ↩︎
- cfr. post del Consolato USA a Milano https://www.instagram.com/p/DJuDSraMT3A/ ↩︎
- cfr. “Un Festival dell’amicizia per i 70 anni delle basi Usa a Vicenza”, Il Giornale di Vicenza del 15 maggio 2025 https://www.ilgiornaledivicenza.it/territorio-vicentino/vicenza/italia-america-friendship-festival-vicenza-quando-programma-eventi-1.12681468 ↩︎
- cfr. NIAF’s student leaders connect with Leonardo https://www.instagram.com/reel/DLRkWvzMRGz/ ↩︎
- cfr. “La NIAF annuncia altri illustri premiati per il gala del 50° anniversario” https://www.niaf.org/niaf_event/la-niaf-annuncia-altri-illustri-premiati-per-il-gala-del-50-anniversario/?lang=it ↩︎
- cfr. “Dossier/”Le catene della guerra in Italia. I fornitori del Nord Est” https://www.atlanteguerre.it/notizie/dossier-le-catena-della-guerra-in-italia-i-fornitori-del-nord-est-2/ ↩︎